#dovesivaquestasera #eventi #Mangiare e Bere, Cinema, Pub, Disco Pub, Irish Pub Caserta Film Lab e Jarmusch Club presentano
I CULT DI ANIMAZIONE IN LINGUA ORIGINALE
Lunedì 31 marzo ore 21.00 MARY AND MAX di Adam Elliot Australia 2009 durata 90 minuti Voci originali di Philip Seymour Hofman e Toni Colette Introduce Virginia Mazzariello
Lunedì 7 aprile ore 21.00 ALOIS NEBEL di Tomás Lunák. Repubblica Ceca 2011. durata 80 minuti Introduce Luigi Bracciale
Lunedì 14 aprile ore 21.00 PEUR(S) DE NUIT film d'animazione collettivo diretto da Blutch, Charles Burns, Marie Caillou, Pierre Di Sciullo, Lorenzo Mattotti e Richard McGuire. Francia 2007 durata 85 minuti Introduce Maria Chiara Avenia
Lunedì 28 aprile ore 21.00 THE SECRET OF KELLS di Tomm Moore - Belgio-Francia 2009 durata 75 minuti Introduce Teresa Arciero
Mary and Max visto da mymovies
Dolente plastilina di inaudito struggimento, e una storia di amicizia storta e (im)perfetta. Quella raccontata dal geniale Adam Elliot è al contempo semplice e complessa, particolarissima e universale nella sua inquietudine spiazzante e nel suo spaesamento quotidiano, nei colori timidi che si sprigionano alla vista poco a poco, così come poco a poco (panni stesi al vento, una scarpa, cartelli scrostati) entriamo nelle vite di Mary e Max, mentre lettere scritte con pennarelli ingombranti o con una macchina da scrivere che scandisce le battute come un cronometro percorrono distanze insperate tra Melbourne e New York e aprono spiragli sulle esistenze dimesse di Mary e Max. Lei (una bambina di otto anni, acuta, imbranata e con una voglia sulla fronte che rende tutto il resto invisibile) e lui (un quarantenne quasi muto e incapace di relazioni sociali, che definire riservato sarebbe un eufemismo) sono due disadattati, il cui racconto si trova ai margini non solo di tutto ciò che li circonda, ma anche delle tipiche fiabe dark di stampo burtoniano perché troppo impregnata di crudele realtà; discostato dall'animazione mainstream perchè le forme sbilenche della stop motion non hanno nulla di intrigante o attraente; diverso da un qualsiasi cartoon tondeggiante alla Wallace & Gromitt perchè dotato anche di un'ironia sottile e dolceamara. Malinconico e a tratti grottesco oggetto non identificato nel panorama dell'animazione tradizionale (e non), Mary and Max è un corollario coriaceo di emozioni ammaccate, sentimenti fuori sincrono e strade costellate di vicoli ciechi e cartacce; ma soprattutto è carico di un amore incondizionato per i due protagonisti che mette in scena, trasparenti e intollerabili persino e prima di tutto a sè stessi, disperatamente alla ricerca della (di una qualche) normalità, di una integrazione e compenetrazione affettiva in un mondo che gli rivolge solo spinoso distacco e incomprensione sfuggente, (trat)tenendoli lontano dalla luce. Eppure, trovano appoggio, per puro caso, l'uno nell'altra: e il film d'anima(zione) prodigiosa, capace di sferzate alleniane e disperazioni feroci alla Sylvain Chomet, narra in maniera straordinaria il loro rapporto delicato e incontaminato fatto di scambi, di rotture (si bruciano ricordi cartacei e si strappano lettera dalla macchina da scrivere) ma anche di gesti talmente ovvi e innocenti da avere un impatto emotivo prorompente (il dono delle lacrime è una delle scene più belle mai viste in una pellicola d'animazione). In una corrispondenza tenera e buffa, struggente e infantile, Mary e Max scopriranno che l'unico vero mezzo per trovare un posto nell'assurdo mondo che (non) abitano non è un manualetto illustrato o la copertura di una voglia, ma l'incontro profondo tra due anime, così accecante da superare la vita e la morte e da poter portare per un istante miliardi di stelle sulla terra
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