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Curiosità, ricette e Consigli

Il PanigaccioIl Panigaccio

Forse qualcuno di voi si ricorda quando la nonna preparava con aqua sale e farina una specie di pane azzimo in un contenitore di terracotta vicino al fuoco? Probabilmente no. In ogni caso è un prodotto ligure molto gustoso, classificabile come pane non l [ ... ]

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Benevento (Bn): Green Park 
Pizza: Cupido (Menù San Valentino)
Ingredienti: Mozzarella, Brie, Crudo E Noci
Prezzo: n.d. (Menù Fi [ ... ]

Benevento (Bn) - Mister Pizza (Via Calandra) - Pizza Provola SalsicciaBenevento (Bn) - Mister Pizza (Via Calandra) - Pizza Provola Sal...

Ingredienti: Provola, Salsiccia
Prezzo: 4.50 Euro
Tempo Di Attesa: 30 Minuti (Volume Persone Basso)
Contatti: https://www.facebo [ ... ]

Telese Terme (Bn) - Locanda Della Pacchiana - MarinaraTelese Terme (Bn) - Locanda Della Pacchiana - Marinara

Telese Terme (Bn): Locanda Della Pacchiana
Pizza: Marinara
Ingredienti: Pomodoro, Olive Nere (Senza Aglio)
Prezzo: 4.00 Euro
Tempo D [ ... ]

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Il Panigaccio

Scritto da DoveSiVaQuestaSera. Postato in Prodotti Tipici

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PanigaccioForse qualcuno di voi si ricorda quando la nonna preparava con aqua sale e farina una specie di pane azzimo in un contenitore di terracotta vicino al fuoco?

Probabilmente no. In ogni caso è un prodotto ligure molto gustoso, classificabile come pane non lievitato composto da ingredienti semplici: solo acqua, farina sale e cotto in modo antico tra due piatti di terracotta usualmente chiamati “testi”. Ogni testo trasmette calore al panigaccio rendendolo croccante fuori e morbido dentro e aggiungendo un particolare tipico delle cotture fatte usando recipienti in terracotta. Per chi lo preferisca, è possibile aumentare il grado di cottura rendendolo più croccante.

Il panigaccio ha origini remote localizzate nella Lunigiana e precisamente nel paese di Podenzana.

Il sapore antico dato dal tipo di cottura può essere deliziosamente associato ad affettati, mortadella in primis il cui sapore verrà esaltato dal calore, formaggi molli come lo stracchino, la crescenza o il gorgonzola. Possibile anche gustarlo con diversi tipi di sughi e salse e, se gradito, con il pesto.panigaccio e prosciutto crudo

Pure essendo un prodotto tipicamente Ligure, è possibile trovare il Panigaccio ovunque in Italia. Per esempio quello che vedete in foto è stato assaggiato ad Acqua e Farina Panigacceria” di Pietradefusi piccolo paese in provincia di Avellino.

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Il Cuoppo di Mare

Scritto da DoveSiVaQuestaSera. Postato in Prodotti Tipici

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Un cono di carta assorbente riempito con pesce fritto di piccola taglia. Definizione secca e un po’ scontata per iniziare a scrivere di uno degli elementi più golosi dello street food napoletano: il cuoppo di mare.

Uno dei cuoppi di mare migliori è il cuoppo di paranza cioè riempito con la frittura di paranza composta dai piccoli pesci che si potevano trovare sul fondo della rete da pesca chiamata appunto paranza trasportata dalla imbarcazioni omonime, ma da qualche anno questo tipo di pesca è vietata. Per fortuna è ancora possibile rimediare con alici, trigliette, sogliolette, merluzzetti, etc. assortiti al momento dell’acquisto. In ogni caso, per mantenere il sapore del pesce è necessario che gli ingredienti, naturalmente freschissimi, siano solo passati nella farina (niente pastella, per carità!) e fritti in olio bollente di semi di girasole o di arachidi per poi essere asciugati e immediatamente serviti caldi al fine di essere consumati subito, senza indugiare nemmeno un secondo al costo di rischiare di scottarsi il palato nel tentativo di assaporare il tutto al massimo punto di croccantezza: questo è ciò che si intende per  frijenno, magnanno.cuoppo di mare

Comunque il cuoppo di mare non è solo cuoppo di paranza: sono deliziosi anche i cuoppi riempiti con altri ingredienti di mare come alici fritte, baccalà fritto, magari con l’aggiunta di zeppoline di mare, cioè pasta lievitata con aggiunta di alghe, oppure con anelli di calamari e moscardini passati prima nella farina e poi in padella. 

Infine, un piccolo consiglio: un buon cuoppo di mare si riconosce anche dalla carta che deve essere quasi asciutta in modo da non ungere le mani rovinando il goloso momento dell’assaggio.

La Sagra del Cuoppo di Saviano (NA), giunta ormai alla decima edizione, permette di assaggiare questa prelibatezza nel mese di Luglio. Volendo uscire dalla Campania,  quest'anno a Giugno c'è stata anche la prima Sagra del Cuoppo di Pesce a Cosenza.

Mi è venuta fame, vado a sgranocchiare un cuoppo di mare.. e voi? Vi piace il cuoppo di mare? La vostra cuopperia preferita? La gradite una fettina di limone?

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Il cornetto

Scritto da DoveSiVaQuestaSera. Postato in Prodotti Tipici

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Adesso che l’estate è finita e quasi ogni lido in Italia ha messo da parte sdraio e ombrelloni in attesa dell’anno prossimo, possiamo finalmente prenderci un bel cornetto senza aver paura della prova costume, ma solo del colesterolo.

Belli, profumati, fragranti e ripieni di confettura, crema o cioccolato, sono il leitmotiv della prima colazione per la maggior parte di noi italiani: Cornetto e cappuccino, cornetto e caffè o anche cornetto e succo di frutta per i più salutisti, divorati in tutta fretta o mangiati con calma leggendo il giornale messo a disposizione dal bar preferito.  Un cornetto che si rispetti dovrebbe essere fatto con farina, burro, acqua, zucchero e, soprattutto, uova che vengono anche spalmate in superficie per ottenere una colorazione dorata e lucida. I più esperti probabilmente già lo sapranno, ma sono proprio le uova che differenziano il cornetto dal croissant!

Se vi è capitato di mangiare un croissant in Francia vi sarete subito resi conto della differenza: meno aromatici, meno dolci, ma, soprattutto, molto più burrosi. Purtroppo in Italia la tendenza ad usare margarina, spesso contenente il discusso olio di palma, ha completamente fatto sparire il sapore del burro dal cornetto, ma in realtà qualche anno fa presentavano un delicato sapore di burro anche da noi. 

Oggi il burro è presente quasi solo nei cornetti dei migliori bar e delle migliori pasticcerie.  

Il cornetto come lo conosciamo nasce nel ‘600, diventa croissant in Francia nel ‘700 e in tempi recenti si diffonde anche come dolce notturno proposto al popolo della notte da moltissime cornetterie.  

cornetti caldi

Ovviamente non mancano eventi in cui si rende protagonista principale come la festa del cornetto e del bombolone al gelato di Castellana Grotte (BA).

Ora tocca a voi:

quale ripieno preferite?

Integrale con miele, crema, nutella, classica confettura all’albicocca o vuoto?

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La Porchetta

Scritto da DoveSiVaQuestaSera. Postato in Prodotti Tipici

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Sì, lo so, è un piatto tipico dell’Italia centrale e settentrionale, ma l’avrete già riconosciuta tutti: oggi si parla della porchetta!

Molte città si contendono l’invenzione di questo piatto gustoso e ricco (in ordine rigorosamente alfabetico: Ariccia, Campli, Norcia, Poggio Bustone e, probabilmente, tante altre), ma a noi interessa principalmente una sola cosa: trovarla per mangiarla! Sì, perché la porchetta andrebbe mangiata appena fatta e tiepida per assaporarne il massimo del suo sapore e di certo quella che troviamo, semplicemente, andando al supermercato non è il massimo, così triste e fredda, necessariamente da riscaldare, può andar bene in gravi crisi di astinenza.

Se non possiamo raggiungere le città citate poco sopra per mangiare una porchetta con un gusto degno della sua fama e del suo nome, per esempio le famose le fraschette di Ariccia ne son sempre fornite, bisogna cercare le feste di paese più grandi in cui troveremo certamente almeno un porchettaro.

Una piccola curiosità sulla porchetta: in Abruzzo (dove, secondo il mio “occhiometro”, la diffusione de

La porchetta gustosa

l piatto è seconda solo a quella degli arrosticini di pecora) esistono diversi paese produttori di porchetta, ma nella Marsica ce ne sono due molto famosi che si sfidano in tutte le feste di paese in cui sono quasi sempre entrambi presenti: Luco de’ Marsi e Trasacco. La porchetta luchese e la porchetta trasaccana si distinguono per il sapore, egualmente ottimo, e il colore leggermente più scuro per la seconda. Chi affronta le feste marsicane avrà ben tre possibilità: prendere il panino con la porchetta luchese, quello con la porchetta trasaccana o mangiarli entrambi uno dopo l’altro, cosa che in effetti preferisco visto anche la spesa per l’acquisto davvero limitata (di solito 3 euro). Bisognerà poi passeggiare un bel po’ per consumare tutte le calorie introdotte, ma ne vale davvero la pena.

Ovviamente esistono anche tante sagre della porchetta tenute in diverse città d’Italia a partire da Ariccia, la cui porchetta ha ottenuto il marchio IGP, Costano, Monterado, Poggio Bustone, etc.

Ora tocca a voi: dove avete mangiato la porchetta migliore? Commentate gente, commentate…

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Gli Arrosticini

Scritto da DoveSiVaQuestaSera. Postato in Prodotti Tipici

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Se volete fare letteralmente inorridire un Abruzzese, ditegli che gli arrosticini li avete cotti sulla griglia elettrica, per lui esiste ed esisterà sempre un solo, unico modo per arrostire gli arrosticini: “La Canala”. La canala è un particolare tipo di griglia stretta e lunga il cui fondo, dove si può inserire la brace, era originariamente semicircolare (spesso, in pratica, consisteva in mezza grondaia cilindrica di metallo). Oggi esistono versioni evolute a sezione quadrata che consentono una gestione più pratica e sicura della cottura.Arrosticini Abruzzesi

Chi cuoce gli arrosticini può essere considerato quasi un eroe perché deve resistere per molto tempo al calore della brace e, soprattutto, alle richieste insistenti degli avventori affamati, ma la cottura fa la differenza e quindi resisterà stoicamente fino al suo termine.

L’arrosticino nasce certamente dalla tradizione pastorale Abruzzese, ma il luogo esatto della nascita è conteso tra la costa e l’Appennino. C’è chi sostiene siano nati sull’appennino come espressione culinaria della pastorizia stanziale e chi invece ritiene che siano prodotti della transumanza, ma di certo c’è solo che sono abruzzesi e di carne di pecora. In realtà sono diffusi anche nelle Marche e nel Lazio.

La produzione dell’arrosticino può essere sia manuale (taglio della carne a cubetti con coltello e successivo inserimento sullo spiedino) che industriale (cubi di fette di carne vengono inseriti in un cubo a sensi alternati per poi essere infilzati con gli spiedini e successivamente tagliati a cubetti).

Gli arrosticini sono tutelati in quanto Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano.

Tipicamente si consumano con vino e bruschette calde (con solo olio o verdure grigliate sotto’olio) rigorosamente non salate in quanto di sale ce ne sarà già in abbondanza sugli arrosticini.

Nelle manifestazioni e feste abruzzesi di rilievo non mancano stand dove si vendono gli arrosticini di solito a prezzo modico (tra 50 e 60 centesimi l’uno). La quantità minima consigliata per un adulto è 10 arrosticini, la massima 20 a meno di essere stati a digiuno per qualche giorno.

Attenzione se vi capita di mangiarli appena cotti, potreste scottarvi sulle guance con lo spiedo rovente.

Piccola curiosità: spesso gli arrosticini vengono chiamati anche con il termine antico rustelle che sembra risalire alla fine del ‘900.

Vi piacciono? Commentate.. :)

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La Paella

Scritto da DoveSiVaQuestaSera. Postato in Prodotti Tipici

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Come recita la sempre amata enciclopedia libera più famosa del web, la paella è il tipico piatto della cucina valenciana spagnola.
Questo gustoso piatto si è diffuso al di là dell'Oceano nell'America LAtina.
Principale componente del piatto è il riso che ben si sposa con carne (pollo o coniglio), lumache o frutti di mare (in qualche variante persino entrambi).
Il piatto è aromatizzato con zafferano e viene preparato nella tipica padella da cui eredita il suo nome: la paella o paellera. 
Paella

Non manca il tocco delicatamente piccante del peperoncino dolce e della paprika.
La varietà degli ingredienti di questo piatto nasce dalle sue origini povere e popolari in tempi in cui ogni giorno era necessario unire in una sola pietanza tutto ciò che si aveva a disposizione o si riusciva a trovare nelle campagne.
Oggi è un piatto ricercato soprattutto dai turisti che si recano nella penisola iberica e, in particolare, in Spagna.

Buon Appetito! 

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Prodotti Tipici Della Tradizione Natalizia Campana: Il Pan Di Torrone

Scritto da Dovesivaquestasera. Postato in Prodotti Tipici

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PannardoneIl torrone è un altro prodotto tipico della tradizione natalizia che è possibile trovare in queste giorni sulle tavole degli Italiani. Forse molti di voi non sanno che le sue origini derivano all'epoca sannita. Ancora oggi, infatti, nel Beneventano è estremamente diffusa la produzione del torrone, di cui esistono diverse varietà che vanno dal morbido al durissimo, dal bianchissimo al coperto di cioccolata nera fondente passando per quelli che includono il pan di spagBentorronena o per quelli dolcissimi e morbidissimi.

Benevento è una città della Campania che conta circa 61.000 abitanti, nota per le opere d'arte presenti nel territorio e divenute da qualche anno patrimonio mondiale dell'UNESCO, infatti in zona si dice che in Italia non esista nulla più antico di Benevento. Ma poiché non siamo degli storici, non possiamo né smentire né confermare questa affermazione locale.

Il 29 e 30 Novembre 2014, si è tenuta la X edizione di BenTorrone, una kermesse dedicata a tale squisitezza sannita. La manifestazione ha visto la collocazione di una trentina di casette, ancora presenti, predisposte lungo il Corso Garibaldi, in cui visitatori, turisti, curiosi e appassionati hanno potuto e possono ancora ammirare, degustare acquistare il torrone e altre dolcezze.

Le principali Aziende produttrici di torrone sono Fabbriche Riunite del TorrStrega Liquoreone di Benevento la cui fondazione risale al 1908 e la ditta Alberti, famosa per la produzione del Liquore Strega, iniziata nel 1860, che deve il suo nome alle leggende sulla stregoneria molto diffuse nella Città delle Streghe, e per il quale esiste anche un importante Premio Letterario. Entrambe hanno la loro sede nei pressi della stazione ferroviaria.

Il torrone classico di Benevento è un dolce dagli ingredienti di base semplici: soloPan di Torrone bianco d’uovo, miele, nocciole e mandorle, ma sapientemente impastati per renderlo unico.  Il Pan Di Torrone, invece,  aggiunge composto al suo interno da soffice pan di spagna imbevuto di Liquore Strega e protetto da due cialde di Torrone Alberti avvolto in una copertura di cioccolato fondente finissimo. Il suo costo varia, a seconda del peso e dei supermercati, dai 3 agli 8 euro. Ovviamente non bisogna dimenticare l'esistenza dell'altro prodotto che coniuga la durezza del torrone con la morbidezza del pandispagna: il Pannardone e i Pannardini, questi ultimi ottimi per i golosoni che vorrebbero tentare la dieta proprio nel periodo natalizio. pannardone

Non mancano, naturalmente, altre ditte campane produttrici di ottimi torroni, vi abbiamo esposto quelle che noi conosciamo di più. Fateci conoscere le vostre marche preferite di torrone commentando l'articolo.

 

 

 

 

 

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Prodotti Tipici Della Tradizione Natalizia Campana: il Croccantino al Cioccolato.

Scritto da Dovesivaquestasera. Postato in Prodotti Tipici

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Croccantino San Marco Dei CavotiTra le tante prelibatezze dolciarie da gustare durante le festività natalizie che è possibile trovare sulle tavole Campane e, soprattutto, Beneventane sono immancabili i Croccantini al Cioccolato

Tale bontà è originaria di San Marco Dei Cavoti un bel paesino della provincia di Benevento che conta quasi 4000 abitanti finalmente facilmente raggiungibile grazie all'apertura di un tratto sulla fortorina. Il paese è detto anche "paese del torrone" in quanto il torCassatina Borrillorone è il prodotto tipico più antico e importante del posto senza nulla togliere alle famose cassatine.  

Basti pensare infatti che nel lontano 1891 Innocenzo Borrillo aprì la prima fabbrica di torroni a cui diede il nome “Baci” ben prima che la Perugina creasse i suoi nel 1920 circa. Da allora sono nate altre industrie dolciarie come per esempio le omonime, poiché discendenti dalla stessa famiglia, Borrillo Baci e Torroni Borrillo, ma anche la dolciaria Serio, la dolciaria Ilaria, la dolciaria Palumbo,  la Dolciaria Autore, e la dolciaria La Provenzale, ognuna con le sue ricette specifiche e deliziose.

Il paese è noto anche per la festa associata al torrone e in particolare a tale prodotto, ovvero la Festa del Torrone e Del Croccantino che si svolge nel mese di Dicembre e che è giunta alla sua XIV edizione  per saperne di più vi basterà cercare croccantino sul nostro sito.

Durante la manifestazione del 2012 è stato realizzato anche un primato mondiale, un croccantino da record dell'incredibile lunghezza di 35 metri e dell'incredibile peso di 2 quintali.

I Baci Borrillo e i prodotti similari nati successivamente, sono dei croccantini composti da mandorle e nocciole tritate ricoperti con finissimo cioccolato. Il sito della famosa dolciaria pioniera ne descrive per sommi capi la preparazione: in un paiolo di rame viene fuso lo zucchero che caramellato attende di accogliere la granella di mandorle e nocciole. Non ci sono macchine, termometri o temporizzatori: ogni giorno è l'arte pasticciera che decide il momento in cui bisogna unire gli ingredienti. Il croccante, ancora caldo, viene adagiato su di un tavolo e steso a mano con il matterello. I pezzetti di croccante vengono tagliati e selezionati affinché solo quelli perfetti arrivino all'ultima fase: la ricopertura con cioccolato fondente di finissima qualità.

 

Probabilmente avrete già l'acquolina in bocca e sicuramente starete pianificando di andare al supermercato a comprarli. Il prezzo varia da poco meno di 3 euro a oltre 10 a seconda del formato scelto e della promozione che riuscirete a trovare. Nelle foto allegate vi forniamo alcuni esempi e vi mostriamo anche un concorrente in più, molto conosciuto per il Liquore Strega e i suoi derivati (ottime le Magie allo Strega e i Goccioloni) nonché per il suo Torrone: il croccantino al cioccolato dell'azienda Alberti di Benevento.

 Croccantini Alberti

Infine è importante ricordare che i croccantini esistono sia nella versione classica al cioccolato fondente sia nelle versioni più recenti agli agrumi, al cocco, al limone e al caffè.

Bene ora dobbiamo lasciarvi perché ci è venuta un’improvvisa voglia di uscire a fare la spesa.. Risatona

 

Croccantini, croccantini ovunque...

 

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