#dovesivaquestasera #eventi #Mangiare e Bere, Ristoranti, Tavole calde, Trattorie, Osterie Giovedì 29 ottobre dalle 20:30 Antico Cortile Ristorante & Masseria Tuoro presentano:
SARTU' CI PIACI TU!
[IL SARTU' IN 3 VERSIONI + INSALATA BIO]
Per quanto il riso avesse mostrato la sua presenza in Italia nel VIII secolo già sotto Federico di Svevia, coltivato com’era nella piana di Lentini in Sicilia, nel Napoletano gli si preferivano I maccheroni, la pasta di grano duro. i monsù alla corte di Re Ferdinando fondono la cucina francese e quella napoletana dando vita al sartù Quando a Federico succedono le dinastie Angiò, Manfredi e Corradino e di contro gli Aragonesi, il regno si divide in due: da un lato la Sicilia e le sue arancine dall’altra gli Angiò e i maccheroni. A Napoli il riso siciliano diventa un medicamento caro e, per disciplina dalla schola salernitana, un prodotto di lusso da mangiare in bianco se malati: a corte si arriva a considerare il riso uno sciacquabudella. All’arrivo quindi delle navi francesi cariche di riso, la corte napoletana non sa come diffondere (e vendere) questo prodotto. Il Re Ferdinando, più noto come Re Lazzarone, sposa Maria Carolina d’Austria: lei non ama la cucina partenopea, che considera poco degna della Corte e contaminata da quella spagnola (per non dire moresca); pertanto chiede alla sorella Maria Antonietta di Francia di inviarle i più raffinati cuochi francesi: i monsieur o, come li chiameranno i napoletani, i monsù. Quest’ultimi non trovano di meglio che fondere le due cucine, dando vita a una delle più squisite, saporite e raffinate scuole di cucina al mondo. È in questo momento che nasce il sartù, un sontuoso timballo di riso napoletano. Il nome di questa specialità probabilmente deriva dall’espressione di eredità francese sor tout, traducibile in copri tutto, che stava a indicare uno speciale soprabito o mantello: un cammuffamento. Per renderlo più appetibile, i monsù aggiungono al sartù la salsa c’a pummarola, unendoci polpettine, uova, piselli, funghi e fegatini: tutti gli ingredienti sistemati dentro al riso; come guarnizione si usa il pangrattato, come un mantello, per l’appunto il sor tout.
formula "giovedì del cortile":
bioBUFFET "all you can eat" + 1 vinello = 10 euro
p.s. Per i più golosi ci saranno anche dolci, ma extra offerta.
Prenotazione vivamente consigliata al 3382982950. Ti aspettiamo in via Galilei 24 !!!
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