#dovesivaquestasera #eventi #Mangiare e Bere, Musica e Spettacoli La manifestazione del Palio dell’anguria, che si svolge ad Altavilla Irpina, e che raggiunge quest’ anno la sua 40° edizione , è la rievocazione delle vicende accadute sul finire del XIV secolo alla Regina Costanza di Chiaromonte. Orgogliosa, Altavilla, di poter promuovere la sua storia cui è affezionata, anche perché legata ad una figura femminile. Si ritaglia, così, un piccolo pezzo di storia delle donne. Costanza, appena quindicenne, proveniente da potente e ricca famiglia siciliana, fu data in sposa a re Ladislao Durazzo, re di Napoli, per poi essere ripudiata dallo stesso e vivere tre anni di solitudine a Gaeta. Fu, poi, data in seconde nozze, per volontà dello stesso re, al suo amico e fedele feudatario di Altavilla, Andrea I de Capua. Costanza soggiornò per un breve periodo con il suo secondo sposo ad Altavilla, dove fu amata per la sua bellezza e la sua generosità. Il giorno in cui gli sposi, giunsero al feudo dei De Capua, i vassalli, provenienti da oltre cinquanta contrade e dalle terre vicine, giunsero al Comital Palazzo dove soggiornavano Costanza e il suo sposo, per portare omaggio ai feudatari. Prima di lasciare Altavilla per recarsi a Riccia, Costanza, fece pressione su Andrea perché fossero diminuite le tasse su quel popolo che tanto l’aveva amata nel suo temporaneo soggiorno. La prima edizione del Palio dell’anguria si svolse nel 1979 con le poche risorse economiche di una radio libera, RADIO STUDIO S.E.I. Nacque, così, la sfilata storica ed a corollario di essa fu posta la corsa degli asini, geniale trasformazione in chiave agonistica, della gara spontanea dei vassalli per recarsi al Comital Palazzo a portarvi doni ai feudatari in ringraziamento dei benefici concessi.
Attualmente il corteo storico conta circa trecento figuranti tra nobili, cavalieri, damigelle, armigeri e popolani. Esso coinvolge i giovani provenienti da tutti i comuni del circondario. L’itinerario della sfilata è riccamente addobbato con vessilli e stendardi medioevali creando un’atmosfera suggestiva in cui vengono immersi non solo i partecipanti al corteo, ma anche le migliaia di spettatori all’evento. I vestiti sono accuratamente selezionati da esperti e sono tra i più belli disponibili nelle varie sartorie teatrali della penisola e da anni la Pro loco ha iniziato un programma di collaborazione con storici del costume per la creazione di costumi originali. Tutto questo ha radicato nella cultura altavillese una produttiva attenzione alla “storia del costume”, che ha coinvolto una studiosa del tessuto come Lucia Portoghesi ed è culminato con la creazione del Museo civico della gente senza storia, che ha una sala espositiva dedicata alla storia del costume, da abiti originali ritrovati quasi intatti nell’ossario dell’Assunta. I figuranti che impersonano Andrea e Costanza, sono a volte designati tra i personaggi dello spettacolo. Tra questi, ad esempio, Serena Autieri e Barbara di Palma . Partecipano alla corsa degli asini tanti comuni che vengono suddivisi in batterie eliminatorie, i vincitori delle quali si disputano la finale. I comuni che partecipano, con delegazione, sfilano con proprio gonfalone, e figuranti in costume. Questa manifestazione ha giovato al simpatico asino, in quanto sono molti i comuni che proprio in previsione del Palio dell’anguria, allevano questo simpatico animale, ormai in via d’estinzione nelle nostre zone. Bisogna, Poi, sottolineare che “La festa dell’asino” era una festività prettamente medioevale in quanto, a quei tempi l’asino era una della poche, ma grandi risorse per il sostentamento familiare. La risonanza di questa manifestazione, che è l’ultima della programmazione di una intera Settimana di feste medioevali, fa sì che vengano ad assistervi migliaia di persone. Gli organi di stampa hanno dato, sempre, grande visibilità all’evento, come ad esempio, Radio 24, canali televisivi nazionali come, RAI Due e Rai Tre, canale 5 le emittenti e i giornali locali. Un articolo del Mattino citava il palio dell’Anguria di Altavilla, dicendo che. “Questo non è un palio, ma è il Palio!” Qualche anno fa in una puntata dell’ Eredità con Amadeus su Rai uno, ai concorrenti fu fatta una domanda riguardante il Palio dell’anguria di Altavilla. Nel 2000 il Palio è “andato in trasferta” in Australia, ad Adelaide, dove al Festival Italiano ha vinto il primo premio per i migliori costumi. Presente all’evento l’Ambasciatore italiano in Sud Australia Dott. Castellaneta, il Premier, il sindaco di Adelaide e vari deputati e senatori del South Australia.
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