|
RAINBOW ISLAND @ Why Not #dovesivaquestasera |
| |||||||||||||||||||||||
| Sabato, 19 Aprile 2014 | ||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||
#dovesivaquestasera #eventi #da verificare I Rainbow Island sono un quartetto proveniente da Bongolandia. Loop bongo-motoricchi dallo swing post-veneto ad opera del batterista Simne Donadni sorreggono altrimenti insensate manipolazioni improvvisate di ordigni electro di seconda mano ad opera di PikkioMania e DJ Kimchi, a loro volta guarnite da bordate di droni e feedback psicotropi ad opera di Lou Q. Damage e il suo microfono. Una visione musicale evocata e concretizzatasi nel 2012 nel loro lp di debutto RNBW per la Flying Kids. Ora dopo aver esplorato i meandri della giungla all?interno dell?isola i nostri hanno documentato parte delle scoperte in Road To Mirapuri cassetta appena pubblicata da NO=FI Recordings che mostra il lato più spirituale e tribale di Rainbow Island. Recensione da Blow Up di Aprile: Nella seconda metà del decennio scorso, sopratttutto negli Usa, una serie di formazioni provenienti da ambienti underground-noise ha fornito una rilettura della musica cosmica. Il revival neocosmico capitanato dagli Esmeralds ha costituito una sfaccettatura di quell?ampio meta-genere denominato hypnagogic pop. Il suono dei Rainbow Island riesce a fare propri i caratteri di entrambe le correnti, in particolare la brillantezza plasticosa dell?hypnagogic pop e l?avvolgente patina psichedelica della musica cosmica degli anni Zero, soprattutto nella sua variante progressive electronic. Che l?hypnagogic pop sia parte fondante del loro immaginario lo si capisce innanzitutto alla variopinta copertina del loro primo disco ?RNBW?, nonchè dal nome scelto, un omaggio all?estetica del divertentissimo arcade in voga negli anni Ottanta. Dal punto di vista puramente sonoro, completano il quadro della nostalgia per quel periodo grumi digitali e bleeps caratteristici della musica 8bit. Ancor piu interessante è ?Road To Mirapuri?, cassetta uscita quest?anno per la No-Fi Recordings di Toni Cutrone. Qui è Rainbow Island sulla mimesi e sull?ambiguità, pennellando atmosfere ricche di sfumature che producono continue derive di senso, per cui resta difficile capire se il viaggio è psichedelico è di quelli rilassanti o viceversa trattasi del più classico dei bad trips. http://rainbowisland.bandcamp.com/ http://flyingkidsrecords.bandcamp.com/album/rnbw https://www.facebook.com/rnbwisland | ||||||||||||||||||||||||
Indirizzo Why Not | ||||||||||||||||||||||||
Contatto v. descr. evento | ||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||
