Qualche curiosità sulle lattine
Certamente in molti degli eventi a cui avete partecipato che fosse organizzato in piazza, in un ristorante o a casa vostra, vi sarà capitato di prendere una bibita in lattina: una gassosa, un’ aranciata, una limonata o una più famosa cola.
I più grandi di voi ricorderanno che, in passato, le lattine delle bibite avevano la linguetta di apertura a strappo che si separava definitivamente. Erano i tempi in cui la raccolta differenziata ancora non aveva preso piede e il recupero dei materiali veniva considerato secondario. Poi le ragioni ecologiche ed economiche hanno preso il sopravvento ed ecco che la linguetta moderna si è evoluta per restare attaccata alla lattina sia per non essere dispersa nell'ambiente, ed inquinare, sia per essere recuperata e riciclata consentendo un grande risparmio dovuto al recupero del metallo che la costituisce (alluminio o acciaio a seconda dei casi).
Purtroppo la forma moderna è "a immersione" , quindi qualche agente contaminante potrebbe entrare nella vostra bibita, ma, di solito le quantità non sono sufficienti per causarvi problemi di salute. Qualche produttore molto attento alla vostra salute ha iniziato a distribuire le lattine con un coperchio in plastica o in alluminio. C'è da dire che tale soluzione potrebbe riportare al problema ecologico/economico inizialmente risolto lasciando la linguetta attaccata alla lattina. Analizzando la linguetta di una scatola di tonno, carne o altro cibo in scatola si intuisce facilmente che il buco nella linguetta è fatto per inserirvi il dito e "strappare" il coperchio. Ma a cosa serve quel piccolo buco nella linguetta delle lattine? Buona pratica per bere dalle lattine prive di coperture igieniche è usare una cannuccia che, però, tende a galleggiare ed ecco che quel buco torna utile per mantenerla ferma mentre ci beviamo la nostra bevanda preferita, inoltre permette un piccolo risparmio di materiale che moltiplicato per miliardi di lattine bevute ogni giorno diventa enorme.
Altra curiosità svelata: perché le lattine hanno quella forma approssimativamente cilindrica? Principalmente per motivi di stoccaggio e distribuzione che consente di mantenerle ferme in verticale sullo scaffale di un supermercato o farle rotolare giù in un distributore automatico. Inoltre tale forma permette di renderla poco deformabile quando la bibita è gassata e, agitandola, la pressione all'interno della lattina aumenta.
Infine l'ultima curiosità: perché le lattine erano inizialmente solo da multipli di 33 cl? La forma influisce parzialmente sulla quantità (oggi esistono anche lattine da 25cl), ma il motivo principale è che chi le iniziò a distribuire pensò che una bibita potesse essere bevuta in due e, infatti, 33 cl diviso due dà proprio 16,5 che è la misura di un bicchiere di plastica medio non riempito fino all'orlo: quindi una lattina corrisponde a due bicchieri.
E voi, che altro sapete su questo portentoso contenitore?
Lasciate un commento per farci conoscere tutto quello che sapete sull’uso che fate , più o meno convenzionale, delle lattine della vostra bibita preferita.